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martedì, maggio 18, 2010

SPECTATORING ED ANORGASMIA

Lori Età: 48 
Amo un uomo che attualmente ha 50 anni e con un vissuto familiare movimentato fin dall'adolescenza quando i genitori si sono separati. Persona molto sensibile e colta (è un farmacista) ha subito però il peso di una madre molto leggera e dedita in modo particolare al proprio aspetto fisico e agli uomini che ha avuto dopo la rottura del matrimonio. La leggerezza della madre era sulla bocca di tutti e il figlio, in una cittadina piccola come la nostra, ha probabilmente determinato il modo di essere di quest\uomo cresciuto introverso, con pochissimi amici e con l\'idea che tutte le donne siano in qualche modo poco affidabili e leggere nei confronti del proprio uomo... 
Io ho scoperto l'essenza di quest\uomo apparentemente ricchissimo interiormente ma incapace di manifestazioni esteriori e di questa interiorità mi sono innamorata più che del suo aspetto fisico peraltro piacevolissimo... per un anno ci siamo visti, non tantissime volte a dire la verità e sempre su mia sollecitazione e abbiamo fatto l\'amore. Personalmente sono una donna single che ha alle spalle diverse esperienze e vivo il sesso in modo molto naturale e a lui, aiutata dal sentimento d\'amore nei suoi confronti, ho cercato di donare tutto il piacere che poteva farlo stare bene, riscontrando quanto lui stesse bene in quei momenti... casualmente da un suo amico con cui lui si era confidato sono venuta a sapere che la sua paura più grande fosse quella di non riuscire ad avere l\'orgasmo ed infatti la maggior parte delle volte in cui lui ed io siamo stati insieme, lui arrivava quasi all\'orgasmo senza però riuscire a provarlo e a provare dunque quel piacere che lo avrebbe sicuramente rilassato... una volta in particolare era talmente stanco che ad un certo punto si è quasi accasciato ed è stato sul punto di piangere perchè ho sentito il suo corpo fremere contro il mio, io l\'ho semplicemente abbracciato stretto ma non ho affrontato l\'argomento dato che si tratta anche di una persona con un orgoglio particolarmente spiccato da rasentare l\'ostinazione... per qualche mese non ci siamo visti e a me è capitato di \"seguirlo nell\'ombra\" perchè essendone innamorata temevo che lui incontrasse altre donne, un giorno passando vicina alla sua auto, ho visto che aveva dei depliants relativi ai problemi di disfunzioni erettili e alla possibilità di avere una felice vita di coppia risolvendoli... abbiamo poi ripreso a vederci nel mese di agosto dello scorso anno e lui appariva molto positivo ma dopo l\'ultima volta in cui siamo stati insieme, all\'inizio della quale sembrava ben disposto a nuovi incontri, la situazione si è ripresentata... io ho cercato di affrontare l\'argomento il più delicatamente possibile anche se data la sua ostinazione gli ho ribadito che lui non riusciva a rilassarsi come se avesse sempre al fianco il suo \controllore\" (mi pare che il fenomeno, mi corregga se sbaglio, in psicologia si chiama "spectactoring"...) che non gli permetteva mai di rilassarsi... mi perdoni il paragone ma ho pensato dentro di me che la situazione è come quella di una persona che soffre di stitichezza e vuole defecare a tutti i costi imponendosi qualcosa che deve venire naturale... credo che nel caso specifico non si tratti di un problema organico perchè talvolta lui ha portato a termine tutto il rapporto provando quel piacere che permette alla persona di stare bene... a causa dell\'ennesima mancanza di orgasmo da quel momento mi ha comunicato la sua intenzione di non rivedermi più benchè io lo abbia pregato di ripensarci, ma dato il suo enorme orgoglio la sua decisione è stata mantenuta... non vede altre donne, se non amiche con le quali tuttavia non c\'è nient\'altro che amicizia... io continuo a seguirlo nell\'ombra sperando che possa cambiare idea, quando ci vediamo c\'è imbarazzo e cerchiamo di essere naturali ma io so che non è così... non sono innamorata di lui... provo amore verso quest\'uomo così solo eppure così pieno d\'orgoglio e testardaggine perchè è come se stessimo sprecando l\'opportunità di essere felici... a volte ho pensato che ciò che penso siano solo proiezioni della mia mente e che in realtà la situazione sia molto più semplice: lui non mi ama e dunque non ha voglia di vedermi... ma il suo rifiuto di rivedermi è stato successivo all\'ennesimo episodio di anorgasmia... non mi era mai accaduta una situazione simile...

STO BRUCIANDO LA MIA ADOLESCENZA

sarah  Età: 17 
le spiego la mia situazione: ho 17 anni e conosco 'Concetta\' a 8 anni. dicevamo che siamo come sorelle lei dice che sono la miglire amica che ha, che mi vuole troppo bene e che saremmo state amiche per sempre.l'unica cosa che non mi piace di lei è che si fa sentire raramente, o quando stranamente le và, o quando le serve qualcosa. e se le chiedevo di uscire spesso mi diceva che doveva uscire con la mamma (io preferisco di gran lunga vedermi con un\'amica che stare con mia mamma...). Comunque..quando frequentavo le scuole medie avevo un gruppo di amiche, erano proprio bei tempi e li rimpiango molto! eravamo in 5 e ci volevamo molto bene. sempre alle medie ho conosciuto 'serafina' e così mi sono allontanata dal mio gruppo ed ho cominciato ad usire sempre con lei. siamo ancora amiche dopo quasi 5 anni;però da lei ho ricevuto varie delusioni. dopo 2 anni che eravamo amiche mi ha fatto la classica cosa squallida che si può fare alla migliore amica: si vedeva con il ragazzo che mi piaceva di nascosto. io mi fadavo molto di lei e quando una mia amica mi ha raccontato tutto mi era cascato il mondo addosso! allora in questo periodo nella quale ci ho litigato uscivo sempre con \'concetta\', ma dopo 2 mesi \'serafina\' mi chiese scusa, e io, fessa e buona come sono l\'ho subito perdonata perchè comunque le voglio bene.così ricominciammo ad essere amiche come prima ma ho sempre pensato che la ferita che mi aveva fatto non si sarebbe mai richiusa. nel moento in cui stava riconquistando la mia fiducia (un annetto fà) lei ha conosciuto \'stella\' che ha iniziato ad uscire con noi. lei aveva un bel rapporto col padre di \'serafina\' che possiede un ristorante così \'stella\' stava spesso da loro anche ad aiutare con il lavoro e a me \'serafina\' non mi chiamava più con la scusa che tanto lavoravano e non facevano niente di che. questo periodo è stato orrendo perchè ero sola.non uscivo mai (anche perchè -non ricordo il motivo- ma avevo discusso anche con \'concetta\' e non mi sentivo manco con lei). per fortuna questo periodo passò, chiarii con \'serafina\'e ricoinciammo a uscire insieme. poco più di un mese fa \'concetta\' mi disse per telefono che era in punizione e non poteva parlare allora chiudemmo la telefonata. quando le mandavo i messaggi era molto fredda con me e non capivo il perchè e quando gli chiesi perchè era in punizione mi rispose che era troppo lungo a dirlo per telefono. se non mi facevo sentire io lei non lo faceva quindi non lo feci più manco io. però si stava avvicinando il giorno del mio compleanno e quindi le dovetti chiedere di venire a cena a casa mia che cerano anche serafina e due ragazze che vengono in classe con me.lei mi disse che non poteva perchè doveva uscire con il suo ragazzo ma tanto sua mamma non l\'avrebbe manco fatta veire perchè \"sapeva tutto\". allora capii che quando stava in punizione era perchè sua mamma aveva scoperto una cosa che abbiamo fatto ma che non si fà! io allora mi sono arrabbiata e le ho detto che per stare con persone che non hanno rispetto di lei dimentica chi le vuole bene davvero e che quando se ne accorgerà sarà troppo tardi(mi riferivo al fidanzato perchè la picchia, le dice bugie, la chiama putt***, non la rispetta ec.. lei invece è innamorata e c\'ero rimasta male che preferiva uscire con lui il giorno del mio compleanno piuttosto che venire da me) poi le ho detto che non pensavo bastasse così poco per far finire questa amicizia di 8anni perchè se mia mamma mi avesse vietato di vederla non l\'avrei mai ascoltata perchè altrimenti voleva dire che tutte quelle parole tipo: sei la mia vita, sei come mia sorella, sei la mia migliore amica ecc erano solo parole! da lì lei si è molto arrabbiata e mi ha risposto offendendomi come persona dicendomi che sono solo invidiosa di lei, che sono una fallita sia in amore che a scuola quindi in tutta la mia vita(non sono mai stata fidanzata seriamente e sono stata bocciata 2 volte perchè non ho frequentato la scuola, ma mi ritengo intelligiente..quando ci andavo prendevo anche 8)fino a passare ad offese del tipo zoccol* cretina bummona (mi lamento del mio peso, perchè non sono magra, però non sono manco eccessivamente grassa!) io ovviamente rispondevo a tono, però lei ha iniziato con queste offese, e ci sono rimasta molto male perchè conoscendomi, per ferirmi ha usato quelli che sono per mei miei \"punti deboli\". penso sia una cosa squallida. la sera stessa i genitroi di lei mi fecero andare a casa sua e dopo un chiarimento ci abbracciammo piangendo e facemmo pace. lei venne al mio compleanno e chiarimmo meglio perchè eravamo tutte e due ancora un pò \"ferite\". quella sera ci comportammo come se nulla fosse successo e sentivo di riuscire benissimo a superare il tutto perchè le volevo bene e sentivo che la stessa cosa era per lei. dopo quel giorno ci sentimmo 2 volte perchè la cercai io. smisi di cercarla per vedere se si faceva sentire anche lei. non l\'ha fatto. va bene così.mi fa male pensarci però che posso fare? non mi meritava. non ci sentiamo ne vediamo da circa3 settimane. la nostra amicizia è finita così. io ho un\'orgoglio qundi non ho assolutaente intenzione di cercrla. si vede che i suoi sentimenti non erano poi così veri. nel frattempo serafina non può uscire perchè deve aiutare la mamma al ristorante dato che il padre lavora perchè stanno traslocando. ieri ci siamo riviste dopo una settimana circa o poco più e mi ha raccontato che gli piace un ragazzo ed è uscita con lui ieri l\'altroieri e l\'altroieri ancora di sera insieme a stella e altri ragazzi. io ci sono rimasta molto male perchè avrebbe potuto chiamare anche me. lei l\'ha conosciuto grazie a stella (io e stella siamo più buone conoscenti che amiche) quindi posso capire che non mi ha chiamato perchè magai non \"centravo molto\" ma fino a un certo punto! comuqnue non le ho detto nulla, ho fatto finta di niente. però mi ha ftto molto male perchè ora che sono rimasta con solo lei, dpo aver perso concetta, confidavo molto in serafina e speravo non mi deludesse. mi sento molto sola. non so che fare. e mi pento di aver lasciato il gruppo di amiche che avevo alle medie per serafina che mi deude molto! non ho amiche oltre a lei. se lei non esce io stò rinchiusa dentro casa o al masimo esco con mia mamma. la mia vita sociale mi fa schifo! sono una persona timida e insicura e per queto non riesco a farmi amicizie come gli altri e per lo stesso motivo non trovo un fidanzato! come vorrei averne uno! e come vorrei avere l\'imbarazzo della scelta nel decidere che fare e con chi uscire nel pomerigio! una soluzione potrebbe essere fare dello sport così da conoscere nuove persone ma ora arriva \'esate e dovro apettare settembre. probabilmente serafina sarà bocciata e il padre la farà lavorare al ristorante tutta l\'estate e io ho paura di passare l\'estate chiusa dentro casa perchè non ho nessuno con cui uscire! l\'unica amica che ho oltre a lei, è una che faceva parte del gruppo delle medie, però mi ci sento proprio raramente e ci sono uscita solo una volta st\'inverno. mi vergogno a chiederle di uscire insieme perchè lei ha un gruppo adesso, formato da le rimanenti 3 più molti altri. e se le dovessi spiegare la mia situazone, anzi, è prprio questo il punto, non lo farei mai! sono troppo orgogiosa per spiegargli questa situazione, le farei \"pena\" e l\'ultima cosa che voglio è fare pena a qualcuno! se le chiedessi di uscire un giorno lei mi direbbe \"sisi\" e non mi farebbe sapere più niente. se le chiedessi di uscire ad esempio \'giovedi\' lei sono sicura che mi risponde che ha un\'impegno come è successo un\'altra volta, ma anche se ci dovessi uscire un giorno, non mi richiamarebbe più.. sarebbe qul giorno e basta come è stato anche st'inverno. a scuola non ci sto andando perchè studio da privatista e a settembre farò gli esami.. mi sono stancata di stare dentro casa... mi sento triste. non so che fare! e vorrei una vita sociae molto più attiva... ma davvero non so cosa fare. sinceramente non so neanche perchè le sto scrivendo... tanto lei non può rsolvere i miei problemi.magari lo faccio per sfogarmi, ma manco questo mi serve. sarebbe bellissimo se lei ora mi risponderebbe con un consiglio che risolverà tutti i miei problemi come una baccheta magica, ma magari! non esiste... 
stò bruciando la mia adolescienza.. quelli che sono gli anni più belli della vita li stò passando dentro casa mentre il resto del mondo è fuori che si diverte spensierato! lei cosa può dirmi?? grazie comunque per il suo tempo!

NON SOPPORTO MIA SUOCERA

sara8908 Età: 20 
Ho 20 anni, il 2 febbraio sono diventata mamma di un bimbo bellissimo, Samuele, e da agosto scorso, cioè da quando ero incinta di 5 mesi il mio compagno, che ha 28 anni, si è traferito qua a casa mia, viviamo con mia madre. Questo perchè lavora solo lui, io studio ancora, non possiamo quindi permetterci di prendere una casa, e poi così mia madre mi aiuta con il bimbo e io posso studiare. Il mio compagno dice di non essere felice, perchè qui non ha i suoi spazi, ma non si rende conto dell' aiuto che ci sta dando mia mamma !! Senza di lei non c'e la farei, anche perchè lui non mi aiuta in niente. Se non fosse per mia madre non avremmo un posto dove stare, perchè quella strega maledetta di sua madre come ha saputo che ero incinta ha colto subito al volo l'occasione per sbattere suo figlio fuori di casa, non vedeva l'ora ! Per quella cretinetta viziata di sua sorella i suoi genitori spendono un mare di soldi e la trattano come una principessina, lui invece è il figlio di serie b. Me lo hanno mandato qui senza neanche dei vestiti decenti (boxer e calzini usurati, bucati, jeans strappati, non una maglia decente, tutte strette che gli sembravano cucite addosso), non ci ha aiutati in niente, per il battesimo ha detto che ci avrebbe regalato la torta ma solo se la facevamo fare dove voleva lei !! Ma si rende conto !? Eppure pretende, tutte le domeniche bisogna andare a portarle il bambino, oppure mi piomba a casa durante la settimana senza neanche avvertire, magari ho il bambino in braccio e me lo viene a strappare dalle braccia senza neanche chiedermelo, oppure l'ho appena fatto addormentare e quella deficiente entra in casa urlando o va vicino a toccarlo e riempirlo di baci e me lo sveglia !! La odio, non c'e la faccio più, non sopporto la sua presenza, non sopporto che tocchi e baci mio figlio. E\' cattiva, invadente, ignorante e maleducata. E il mio compagno non si accorge di nulla, la scusa sempre, capisco che è sua madre, ma a tutto c'e un limite ! Io quando mia madre sbaglia la rimprovero, cerco di farle capire le cose. Lui non fa nulla, non si rende conto di come sua madre mi sta avvelenando la vita, non si accorge nemmeno delle differenze che fa tra lui e sua sorella ! Non so più che fare...vorrei vederla morta, la odio con tutto il cuore. Non voglio che sia il nostro rapporto a rimetterci, sono figlia di separati e non voglio la stessa sorte per mio figlio...ma mi sembra di essere in un vicolo cieco. Inoltre a parlare con lui non ci riesco, ha un brutto caratteraccio e prende sempre tutto nel verso sbagliato, non riusciamo ad avere una conversazione senza litigare. E'cambiato, non è più dolce e affettuoso come una volta, mi sento trascurata, non mi sento più neanche donna. E quando cerco di farglielo capire lui se la prende e mi dice che sono paranoica !! La prego mi aiuti. Ho perso la serenità, mi sto ammalando...e così non può andare, io devo stare bene, per mio figlio.

DIRITTO A MORIRE ?

NOTHING  Età: 26 
Salve,sono un ragazzo di 26 anni,sono in cura presso un centro di igiene mentale,la quale,lo psichiatra che mi ha in cura,mi ha diagnosticato un disturbo bipolare dell'umore e della personalità,attualmente i farmaci che mi si sono stati prescritti sono lo xanax e lo zyprexa,non sto quì a raccontare il mio passato,in quanto non penso di aver avuto in passato o di avere attualmente più o meno problemi degli altri,la mia riflessione si basa su un altra questione riguardante l'eutanasia:in Italia è in libero commercio,per uso veterinario,un farmaco pentobarbital sodico (nome del farmaco nembutal) usato per sopprimere gli animali,la quale viene anche usato anche in America nelle esecuzioni di pene di morte ai condannati che scelgono di morire con l'iniezione letale,mi chiedo,dato che io e le persone come me siamo soltanto un peso per lo stato,perchè lo stato permette la soppressione degli animali che soffrono e non permette anche a me e a chi come me vorrebbe farla finita di sopprimere la nostra vita con lo stesso farmaco che viene usato per gli animali e per l'uomo? perchè lo stato ci nega la possibilità di morire quando siamo trattati da animali da questo stesso stato che uccide gli animali? almeno moriremmo degnamente e senza soffrire...allora io dico SI alla vita NO alla tortura di stato...non c'è nessun obbligo a vivere...DATECI LA DIGNITA' CHE CI E' STATA TOLTA DANDOCI IL DIRITTO A MORIRE VISTO CHE CHI SOFFRE DI DEPRESSIONE COME ME E' QUASI SEMPRE A CAUSA DELLO STATO CHE NON CI HA SAPUTO DARE UNA VITA DIGNITOSA...

domenica, maggio 09, 2010

DIPENDENZA DA SLOT MACHINE

ale09 Età:   19 
gentilissimo psicologo,
le ruberò ben poco tempo; sono un ragazzo di 19 anni e da 1 anno a questa 
parte gioco alle macchinette dei bar. Ho cominciato spendendo pochi spiccioli 
nel week-end,poi vincendo sono arrivato a "bruciare" fino a 150€ a settimana,
trovandomi spesso quindi (essendo studente) senza più un soldo. Mi sono
riproposto diverse volte di fare voti anche a sfondo religioso x smettere,
tuttavia ogni qualvolta io metta piede in un bar, sento dentro di me un impulso
molto consistente a giocare.inoltre aggiungo che da qualche mese ho iniziato a
far sparire, seppur mortificandomene, qualche soldo a mio padre,e a cercare
prestiti da amici stretti,spesso mentendo.Ora,io so di nn avere lo stesso
rilievo di altri che le scrivono,i quali magari parlano di vite distrutte dal
gioco e di enormi somme di denaro;tuttavia temo per il mio futuro,perchè oggi
gioco la "paghetta",domani lo stipendio?? confido in un suo consiglio,e
ringrazio.
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La dipendenza da slot-machine è una dipendenza seria, da non sottovalutare 
ed  affrontare tempestivamente. Chieda aiuto a una delle associazioni sul gioco
d'azzardo  patologico. 
Saluti

QUALE SPECIALISTA PER GLI ATTACCHI DI PANICO ?

sorriso Età:   33
Da circa un anno e mezzo mia suocera soffre di attacchi di panico e con una certa frequenza scoppia in crisi di pianto per la paura di stare da sola. E' una donna giovane(1960), casalinga, non ha problemi finanziari, un marito che la adora e due figli di cui può essere orgogliosa. Ha un carattere pigro, si rifiuta anche di fare una breve passeggiata,non riesce a fare la spesa da sola, ha il terrore di guidare la macchina, è sovrappeso, non ha hobby, ama stare in casa e pretende che anche i suoi familiari non la lascino mai sola. E' in cura presso uno psichiatra che a mio avviso non le è di alcun aiuto poichè interviene solo nel cambiarle il dosaggio dei medicinali ( di cui tra l'altro dimostra una grande dipendenza psicologica, continua a prenderli come prima, quando invece il medico ha dimininuito le dosi). Il medico non la invita mai a parlare, nè le suggerisce una linea comportamentale da seguire. Come possiamo intervenire noi familiari per aiutarla? A quale tipo di specialista dobbiamo rivolgerci?
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Il supporto farmacologico negli attacchi di panico è necessario, ma lo è anche un percorso psicoterapeutico che agisca sia sui sintomi sia su possibili cause. 
Saluti




SONO INSENSIBILE ?

insensibile Età:   16 
Salve, ci sono momenti in cui mi sento completamente insensibile e indifferente.
Quando muore qualcuno in genere non piango e provo solo un leggero di +
spiacere, più per chi rimane senza quella persona che per essa,questo mi 
succede fin da quando ero piccola.All'inizio credevo che fosse perchè non 
riuscivo a  realizzare il lutto,adesso più semplicemente lo attribuisco al mio 
modo di pensare.Io non considero la morte come un grande male,é una tappa 
obbligata  per cui tutti prima o poi dobbiamo passare.Ma se invece fossi 
semplicemente insensibile al dolore degli altri ?
Quando qualcuno soffre o è triste io non riesco mai a immedesimarmi in lui.
Quando qualcuno mi rimprovera non sento quasi mai sensi di colpa.
quando ero piccola invece cercavo sempre di fare tutto per gli altri  prima che
per me,ma adesso mi chiedo se invece era solo un modo per accrescere il mio 
ego.
è come se qualcosa dentro di me si fosse spenta,
io non voglio essere insensibile,ma non è forse un paradosso, se fossi davvero
insensibile non mi importerebbe di esserlo. 

MALE D'AMORE

Vale Età:   23  Salve, sto con il mio ragazzo (22anni) da circa 5 anni e
sinceramente me ne ha fatte di tutti i colori compreso il tradimento, ma l'ho
sempre perdonato perchè sento che l'amore che provo per lui supera tutto
questo. Il tradimento è avvenuto quasi 2 anni fa e questo incubo mi ha portato
ad essere più gelosa e un pò più scontrosa con lui ma nonostante tutto lo amo
come il primo giorno. Il problema ora è che quasi un anno fa lui ha perso la
madre per una brutta malattia, io gli sono stata vicina più che potevo
accompagnandolo quando andava da lei e gli sono stata accanto anche il giorno
della sua morte. I 4 mesi successivi siamo stati abbastanza bene nonostante la
sua tristezza per questa perdita. Poi è cambiato, ha iniziato ad essere
scontroso e di conseguenza abbiamo cominciato a vederci meno finchè qualche
giorno fa mi dice che vuole stare da solo, non vuole vedere nessuno,amici
compresi, e che nessuno capisce il dolore che sta passando, Io mi sento
totalmente inutile e vorrei solamente aiutarlo e stargli vicino perchè è questo
che fa una persona che ama giusto? lui mi rifiuta mi risponde male, è
totalmente un altra persona. Ora abbiamo raggiunto un compromesso, io gli
lascio i suoi spazi nei quali lui fa quello che vuole e sta da solo senza
vedere nessuno (dato che è il suo unico desiderio)e nel frattempo vediamo se 
la nostra storia può continuare. Non devo cercarlo e devo aspettare che sia lui a
farlo. é giusto? è giusto che una storia d\'amore finisca anche se tra di noi
non ci sono problemi ma il problema purtroppo ce l\'ha lui? Come dovrei
comportarmi? vorrei aiutarlo..so che ognuno reagisce in modo diverso alle
disgrazie ma questa sua voglia di isolarsi da tutto e d tutti mi
preoccupa..Grazie
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maria Età:   30 Buona sera, vorrei un consiglio di un esperto perchè sono
molto preoccupata per la mia amica. Come spesso capita è rimasta vittima 
di una
delusione d\'amore ma non è così semplice. Nonostante non sia mai stata 
capita da questa persona e nonostante sia stata trattata spesso in modo 
insensibile dalla stessa e per questo lei lo abbia lasciato continua a scadenze 
a cercarlo
e comunque ad esserne, io impropriamente dico \"ossessionata\", sono passati
mesi ormai e puntualmente quando sembra stia meglio lo ricerca per poi stare 
di nuovo malissimo. Aveva già fatto un percorso di analisi tempo fa per poi
riprenderlo a malincuore, perchè penso sia comunque faticoso da iniziare con un
medico nuovo, ed essere stata praticamente abbandonata da quest\'ultimo di 
cui non si sono piu\' avute notizie. Insomma è stata sfortunata anche con i 
medici quindi se le si propone di andare in analisi ovviamente dice che non ci 
crede.
Non ce la fa piu\' non se lo riesce a togliere dalla testa. Io non so che fare,
mi sento impotente, sembra inutile e doloroso per lei. Vorrei esserle vicino ma
se tempo fa me lo ha permesso e sembrava fosse stato positivo ora se sta male
difficilmente si lascia avvicinare. Non so piu\' che fare.
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Jenny Età:   45 Come construire un rapporto normale tra i mei figli e il
mio nuovo compagno? non poso piu tolerare una situazione di genere tra di
loro' non si parlano, non accetano dei consigli, insegnamenti, la prendono
male in tutto, nonostante lui ha fatto tanto per loro, e vero e un po
rigido,antico ma nelle norma, secondo me. Forse non sono molto chiare le mie
domande,ma io non sono cosi brava a scrivere,ciao, grazie.
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maria  Età:   27
 Gentile dottore, sono una ragazza di 27 anni e sto da qualche mese con un 
ragazzo della mia stessa età; una persona profonda,
intelligente, con cui si è creato da subito un bel feeling. Solo che
nell\'ultimo mese si sono verificati degli episodi che mi hanno lasciata
perplessa: lui sostiene con ferma convinzione che quando ci troviamo in
contesti sociali io osservo in maniera seducente dei ragazzi e ricevo da loro
la stessa attenzione. Tutto questo lui lo vive come un grave affronto alla sua
persona, dubitanto sia del mio amore che della mia stima nei suoi confronti.
Ogni qual volta si verifica un evento del genere mi fa vivere un inferno, di
scenate , recriminazioni, sermoni di ore sulla fedeltà e subito dopo manifesta
di volermi lasciare,mentre poi mi cerca nuovamente; tutto questo è già 
successo 3 volte!
Non le dico il dolore che mi causa sentirmi accusare di fare delle cose
non vere, il tutto aggravato dal conseguente suo distacco da me e dalle cose
cattive che mi dice(come ad esempio che sono ambigua, falsa e ipocrita). Un
dato importante che lei deve sapere è che nella sua famiglia uno dei genitori
ha il suo stesso problema, vive periodi di paranoia associata a piccole manie e
costringe l\'altro coniuge ad essere praticamente ghettizzato. Forse magari lui
vivendo da sempre in questa famiglia ha assorbito certi comportamenti deviati,
oppure, ancora peggio li ha ereditati. Fatto sta che io ho capito che c\'è
qualcosa che non va in lui ed ho cercato con delicatezza di proporre magari una
terapia di coppia per com prendere meglio il problema, ma ogni qual volta gli
propongo questo si offende moltissimo, dice che non c\'è nulla che non va in
lui, che magari semplicemente non è portato per vivere in coppia e starebbe
meglio da solo, che in fondo l\'amore delle altre persone è relativo per lui e
che ogni elemento di disturbo alla sua serenità deve essere trattato con un
semplice allontanamento. Vorrei anche informarla del fatto che prima di me è
stato single per 4 anni e precedentemente  ha avuto una storia durata 5 anni 
e finita principalmente per motivi di possessività e gelosia(sebbene in una
fascia d\'età più giovane). Lui sostiene inoltre che non si fida di nessuno,
che non è disposto a dare fiducia gratuitaamente perchè nessuno la merita,
nemmeno io che sono la sua ragazza e tanto più che ultimente si è convinto 
che seduco ragazzi con il solo sguardo. Volevo chiederle una sua visione del
problema, ed eventualmente come dovrei fare a convincerlo a fare una terapia
senza urtare la sua sensibilità.
Perchè, lei si chiederà, faccio tutto questo invece di gettare la spugna?
Perchè lo amo davvero.
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Invito tutti quelli che pongono consulenze su problematiche e dipendenze 
affettive e relazionali a consultare il sito www.maldamore.it ed il forum 
http://www.maldamore.it/public/FORUM/
Saluti

IL MIO DISTURBO E' SIMILE ALLA BULIMIA

Claire Età: 27
Il mio disturbo è simile alla bulimia, con la differenza che non vomito dopo le abbuffate.
La maggior parte della giornata penso al cibo.. cosa vorrei mangiare, progetto
cosa acquistare e quando consumarlo.. non vedo l'ora di avere dei momenti da
sola per poter tirare fuori i sacchetti dal nascondiglio e aprirli.
Nessuno sa di questo mio disturbo, l'ho sempre nascosto molto bene grazie anche ad un fisico sempre in sovrappeso ma mai in modo eccessivo. Ultimamente però sono molto ingrassata e sebbene cerchi di auto-convincermi in tutti i modi a "smetterla" non so bene come fare. La cosa buffa è che mi schifano le persone che mangiano schifezze (tipo cibo da fast-food, dolci in quantità) e soprattutto mi schifa l'obesità. Insomma, "di facciata" sono per il cibo sano, l'attività fisica, e tutte le cose ad esse correlate; ma purtroppo, di fatto, di nascosto, sono esattamente come le persone da cui sono schifata.
La cosa peggiore è che non riesco a trovare quella molla che mi aiuti a "cambiare testa": il pensiero di dimagrire e di diventare "quella che sono"
(perchè mi sento come "intrappolata" in un corpo estraneo, brutto e grasso)
battono costantemente nella mia testa ma, alla prova pratica, tutti i tentativi
falliscono pateticamente.
Perfino la dieta che ho seguito con un nutrizionista, e che mi ha dato grandi risultati (non so dove avessi trovato la forza di seguirla) l'ho "mollata" per cedere ad un'abbuffata dopo 8 mesi di "perfezione alimentare" e da allora non sono più stata capace di riprendere quella strada (per vergogna non sono più tornata dallo specialista).
Il vedere il continuo e persistente martellamento di immagini di donne magre,
bellissime e sportive alla tv, sui giornali, nella vita reale tra le mie amiche
(ma come fanno ad essere tutte magre senza negarsi mai nulla? ed è così, perchè mangio spesso con loro e vedo quello che mangiano, conosco le loro giornate e non c'è attività fisica), invece di stimolarmi mi fa cadere nel processo inverso: moltipicare le abbuffate e ingrassare - e questo purtroppo è un meccanismo che mi accompagna in tutte le cose della vita: per esempio, se un amico finalmente si laurea, anzichè impegnarmi per raggiungere lo stesso
risultato, io smetto di studiare per mesi.
Il mio compagno è molto sportivo ed estremamente rigido nell'alimentazione:
invece di seguire il suo esempio e il suo regime alimentare, io mi
innervosisco, mi arrabbio, poi lo imito quando sono con lui, e mi abbuffo del
peggio quando sono sola.
Lui non mi può aiutare perchè non riesce a capire che quando scatta la
\"crisi\" mi sento come in trance, non riesco a controllarmi; lui, persona con
una ferrea volontà (quasi estremo nel raggiungere i suoi obiettivi), non riesce
proprio a comprendere la mia difficoltà, che interpreta come mancanza di
costanza.
Oggi, con grande sforzo di volontà e con il pensiero comunque sempre rivolto al cibo, sono riuscita a resistere a tutti gli impulsi e mangiare correttamente...
ma temo per domani...
In passato ho tentato una terapia con due diverse psigologhe, ma purtroppo entrambe hanno ritenuto questo problema di secondo piano rispetto a quello principale (la tendenza depressiva causata dalle molestie subite nell'infanzia) e non mi hanno aiutato a trattarlo.
Spero possa darmi un consiglio pratico, che non sia solo l'invio a un terapeuta; la ringrazio molto.
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Le sugggerisco come 'consiglio pratico' di seguire una psicoterapia cognitivo-comportamentale che mira a curare la sintomatologia e non apprfonodisce dinamiche individuali passate.
Saluti

giovedì, maggio 06, 2010

CREDO DI ESSERE DEPRESSO

Buongiorno, anzi tutto, come da oggetto, mi scuso per la presente mail.Non sono alla ricerca di una consulenza o cose simili, vorrei soltanto affidare ad un perfetto sconosciuto queste poche righe.Diciamo che il mio può essere inteso come una sorta di sfogo; per questo mi sento in dovere di scusarmi.
Credo di essere depresso.Le motivazioni sono svariate.La mia alquanto disastrosa vita sentimentale degli ultimi 5 anni (a quel tempo mi lasciò una ragazza a cui io tenevo molto, per causa mia sia ben chiaro), la mia successiva incapacità di amare di nuovo.Per quasi 4 anni ho convissuto con queste sensazioni in modo abbastanza positivo, cercando di pensarci il meno possibile dedicandomi a molte distrazioni (musica, sport, alcool) e direi che per quel lasso di tempo tutto andava bene.Circa 2 anni mi sono trasferito in un appartamento e mi sono trovato improvvisamente solo (prima vivevo con 5 amici per motivi universitari).Gli amici di sempre ho continuato a frequentarli per circa un anno ma successivamente ho smesso di uscire e di comunicare.Troppi giudizi, troppe domande, troppe ipotetiche e stupide soluzioni.Ho cominciato a pensare seriamente di togliermi la vita impiccandomi alle travi di legno del mio appartamento (abito in una mansarda).Circa 2 mesi fa ho conosciuto una ragazza che frequenta la mia stessa palestra.(lo sport è l'unica cosa che mi tiene lontano da droghe e alcool).L'ho vista e la prima cosa che ho pensato è stata "io ti amo".Una sensazione travolgente.Ho comunque esitato a lungo prima di rivolgerle anche solo un saluto.La mia personalità decisamente timida ed introversa non me lo consente così facilmente.Ci siamo visti un paio di volte a casa mia, senza che succedesse mai nulla di fisico.Mentalmente parlando, successe di tutto.Con lei, dati i suoi passati problemi di tossicodipendenza, mi sono sentito libero di poter parlare senza essere giudicato (come è sempre successo).Mi sentivo un po' più sollevato ma anche terribilmente triste, senza averne motivo in realtà.All'improvviso è sparita.Sfuggente per telefono, non si è più fatta nè vedere nè sentire tranne che per un pietoso (per il sottoscritto) messaggio in cui mi informava la sua volontà di non vedermi più in quanto, a parer suo, sarei una persona troppo negativa.Ci sono ricaduto.Giudizi.Sempre e solo giudizi.Ci sono ricaduto scrivendo queste righe.Giudizi.Sempre e solo giudizi.E' terribilmente vergognoso essere così.Il problema è che prima riuscivo a nasconderlo.Ora non più.Prima o poi esploderò.Vorrei tanto poter sorridere ancora ma vorrei, in egual misura, potermi addormentare per sempre.
Ok, credo aver annoiato abbastanza il lettore.Questo scritto non necessita di risposta.Sono solo parole regalate ad uno sconosciuto.Grazie per averle lette.Mi scuso nuovamente.M.