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lunedì, marzo 28, 2011

NON HO PIU' DESIDERIO SESSUALE

Egregio dottore vi scrivo perche sono affetto da una grave mancanza di libido, purtroppo non nutro interessi per il sesso da circa due anni, (con questo non voglio dire che mi interessa il sesso maschile) ma provo un senso di apatia dovuto alla totale mancanza di immaginazione che mi permettva di eccitarmi. Tutto ciò mi comporta una disfunzione erettile che contribuisce ad una mancanza di stima nei miei confronti tanto da indurmi a non provare ad iniziare un rapporto. Mi sono recato da un andrologo che mi ha richiesto diversi analisi, ecografie ed altro, fatto tutto ciò risultava normale, pertanto l'andrologo mi consigliava di assumere capsule di Cialis prima di un rapporto, ma il cialis come il viagra non funzionano se il soggetto non ha eccitazioni pertanto alcune volte meccanicamente a funzionato ma altre volte no. Allora mi chiedo se non è un problema fisico puo essere un problema psicologico? ancora è possible curarlo seriamente? Dottore questa è una richiesta di aiuto sto vivendo da due anni una situazione che mi sconvolge la vita. [...]
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La invito a leggere il seguente articolo:
Saluti

SONO GELOSO DEL SUO PASSATO SESSUALE

Mario età 50
La ringrazio per aver pubblicato da qualche parte la sua mail cosicchè ho  potuto scriverla per avere un suo parere o,se vuole, un suo aiuto. Brevemente
le racconto la mia storia: sono divorziato dal 20 anni (sposato a 25 anni). Appena dopo il divorzio ho conosciuto la mia  futura compagna (moglie), lei aveva 35 anni, io 31. Ci siamo detti tutto sin  dall'inizio: io della mia separazione, lei delle sue storie (fidanzata per  quasi un decennio con un tizio che è morto dopo tre o quattro anni dall'inizio  della nostra relazione). Lei ha avuto altre storie, una delle quali, appena  finì il periodo di fidanzamento con il suo ex, con un ragazzo di 2 anni più  giovane (lei presumibilmente 30 lui 28) solo una notte a letto. Poi un altro  ragazzo (2 o 3 volte a letto, lei sempre 30 lui forse più giovane). Poi altre 4 storie che inevitabilmente sono state vissute anche a letto (lei sentiva la  solitudine e l'avversità della vita che dai 30 anni ai 35 non le proponeva  alcuna prospettiva seriamente sentimentale). Dopo 8 mesi dall'inizio della  nostra relazione ci siamo sposati. Io abbastanza geloso tanto da vietarle ogni  contatto con amici e amiche che avessero potuto far tornare il passato. Abbiamo avuto due figli in questi anni di profondo amore. Ora sono passati 20 anni,  abbiamo costruito tanto, non ci manca nulla, lavoriamo entrambi, ma.......
D'improvviso a me sono tornati i fantasmi del passato. Addirittura ho  cominciato a chiedeerle delle posizzioni sessuali quando andava a letto con gli altri uomini, della grandezza del membro degli altri e tutte le schifezze del  mondo. Lei ovviamente s'arrabbia molto nel vedermi e sentirmi in questo stato,  continua a dirmo che il passato per lei è sotterrato, che ha fatto sesso in  maniera del tutto regolare con gli altri, addirittura che ha rimosso tutto di  ciò che rappresenta il suo passato. Non ho vergogna a dire a lei, dottore, che  l'ho anche picchiata (e mi vergogno tantissimo) per il suo passato. Mi dica se  tutto ciò è normale, se è amore o che cosa, e cosa mi sta succedendo. Un  particolare: tutto questo si è scatenato quando quattro mesi fa abbiamo fatto
sesso anale (facciamo sesso tutti i giorni) Grazie per il  tempo che mi concederà.

NON SONO PROPRIO AUTOLESIONISTA

femarida Età: 36
Ciao, non direi di essere proprio un autolesionista.
Ovvero a volte l'ho fatto ma con una frequenza molto bassa ovvero mi capita anche dopo anni. Quando mi sento trascurata, non capita, quando cerco di far capire una cosa ma mi attaccano e mi dicono solo cose brutte allora faccio cose strane. Mi può capitare che inizio a piangere e mi picchio da sola, oppure grido con rabbia e mi picchio e graffio o altre volte è capitato che ho fatto di peggio tipo ho preso una lamentta e mi sono fatta un taglio ad un polso oppure ho graffiato la mia mano strofinandola ad un muro oppure come l'altro giorno ho preso un coltello e mi sono tagliata la mano. Non mi sento per niente suicida è come se volessi che le altre persone si rendessero conto che non sto bene e devono lasciarmi in pace e coccolarmi solo senza aggredirmi o giudicarmi. La cosa che mi succede pure è che lo faccio anche se sto da sola perchè mi calma mi strema e mi rilassa o quasi. Io vorrei cambiare vorrei avere la possibilità di essere più calma e di non arrivare a questo. Non ho mai lontanamente pensato al suicidio anche perchè vivo da sola con tre gattini attualmente e loro sono la mia vita quindi non voglio lasciarli. E' morto un coniglietto che avevo da circa 10 gg ed ho pianto in maniera disperata e me la sono presa con il mio ragazzo che mi ha lasciato perchè per lui non è normale fare quello che ho fatto io. Lui è separato ed ha due bambini che mi vogliono bene e a cui io voglio bene ma a volte sono gelosa, se è il termine giusto, che lui faccia tante moine per i figli e per me nulla. Mi da fastidio che quando chiama la ex moglie e parlano dei bambini lui sia disponibile e dolce (anche se so che è un senso di civiltà e di protezione verso i figli). Non vorrei che tutto ciò mi sta arrecando un danno superiore e per questo sto ricominciando ad autolesionarmi!
grazie

MIO FIGLIO GIOCA ONLINE A POKER

carmela Età: 55
Ho un figlio di 26 anni, ho scoperto dopo varie vicessitudini(mancanza di soldi dal portafoglio, scomparsa di bracciali di oro dalla cassaforte e soprattutto appropriazione della carta di credito)che mio figlio giocava online a poker. Inizialmente ho cercato di farlo capire e di ragionare che se non avesse smesso quello sarebbe diventato un brutto vizio e soprattutto una forma di dipendenza difficile da gestire, ma lui non mi ha creduto, adesso mi accorgo a distanza di tempo e dopo ripetute situazioni che lui non riesce a gestire questa dipendenza. Mi aveva promesso già da tempo che non avrebbe più giocato, ma sistematicamente ricade sempre in questa tentazione esaurendo ogni scorta di denaro e soprattutto accanendosi sempre di più. Io sono ormai decisa, devo fare in modo di trovare una soluxione definitiva che risolva il suo problema, anche perchè vedo mio figlio molto cambiato e soprattutto insensibile ai problemi che riguardano la famiglia.Vorrei sapere da le Dottore cosa posso fare per cercare di aiutarlo a risolvere questa sua dipendenza.

MI SENTO UNA FALLITA

nia Età: 29
Ho voglia di chiedere aiuto ma non so a chi mi vergogno per ciò che provo, e per ciò che sono ciòe 'nulla', ora ho da poco compiuto 29 anni mi mancano pochi esami alla triennale... per questo mi vergnogno da morire, per gli altri sono 'poco intelligente' una fallita totale, provengo da una famiglia disastrata, non ho solo studiato in 10 anni ho fatto un lavoro è part time per 10 acquisendo delle competenze...che pochi vedono perchè era un lavoro di poco conto, ho studiato anche per una mia passione che tutti vedono 'strama' che nn ha senso, nn riesco ad incanalare le mie competenze mi sento meno degli altri incapace, inutile, stupida, mi mette a disagio dire cosa faccio davanti a persone laureate o con professione affermata alla mia età, io nn riusciro a trovere lavoro, mi sento inutile, dovrei scappare dal sud... ma nn ho soldi abastanza, quelli che guadagno mi servono mese, mese per 'sopravvire' anche se nn è vita a casa con mia madre e il compagno. Mi sento stanca quando lavoro e devo studire nn riesco ad essere come la società mi vuole, veloce e geniale, sopratutto non timida... però la cosa assurda e che ho amici, in alcune situazioni tipo il lavoro sono spigliata, poi per gli esami ho avuto mille problemi, attacchi di panico... epoi la notte, la notte penso solo che sono fallita totalmente nn mi sono sposata e nn mi sono laureata, non ho un lavoro fisso, ho una passione ma nn riesco a trovare il modo di riuscire, non so come andare via da questa città, dove vai avanti solo con raccomandazione...sono in ritardo su tutto , su tutti, l'unica soluzione sarebbe morire... per tutti io nn valgo nulla e se fra qualche anno nn avrò fatto grandi cose credo che perderò anche gli amici...mi sento male perchè ha 19 anni nessuno mi aiutata in una scelta ho fatto tutto da sola, ma sono insicura, ho sbagliato tutto e ora sono nessuno!Sono in età avanzata quindi già so che praticamente nessuno mi prenderà a lavorare e quindi nn riuscirò a fare più nulla. La notte nn riesco a dormire perchè so di nn fare nulla di non servire di non essere ascoltata per tutti non ho competenza in niente sono zero : cosa posso fare??? se non morire?

HO TANTA VOGLIA DI MORIRE

morto Età: 18
Salve,sono un ragazzo di 18 anni ed ho tanta voglia di morire.
In tutti questi anni non ho mai dato un bacio ad una ragazza,pur non essendo per nulla brutto,anzi,sono alto,fisico atletico,e mi ritengo abbastanza simpatico ed intelligente.
Sono totalmente disilluso nei confronti della vita,credo di restare vergine a vita,di non riuscire a far nulla di buono pur avendo una certa intelligenza e molte qualità "pratiche" di cui non so servirmi.
Apparentemente appaio spensierato e felice,ma in realtà soffro come una bestia e mi sento solo,sono certo di non riuscire mai ad a coronare i miei piccoli sogni.
In tutto questo non ho manco le palle di uccidermi.
Vorrei un suggerimento su come uccidermi o magari un consiglio privo del solito buonismo e della retorica.
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Per non cadere nella retorica, le riporto delle riflessioni di Tolstoj sul suicidio che mi auguro le possano essere utili:
"Ci si può domandare se è ragionevole e morale – questi due termini sono inseparabili – uccidersi.
No! Uccidersi è irragionevole, così come tagliare i polloni di una pianta che si vorrebbe estirpare. Essa non morrà, crescerà irregolarmente, ecco tutto. La vita è indistruttibile, al di là del tempo e dello spazio. La morte non può che cambiarne la forma, mettendo fine alla sua manifestazione in questo mondo. Ma rinunciando alla vita in questo mondo, io non so se la forma che essa prenderà altrove, mi sarà più gradita e in secondo luogo io mi privo della possibilità di imparare e di acquisire a profitto del mio io, tutto ciò che avrei potuto apprendere in questo mondo. D'altra parte e soprattutto, il suicidio è irrazionale perché, rinunciando alla vita a causa del disgusto che essa mi provoca, io mostro di avere un concetto errato dello scopo della mia vita, supponendo che serva al mio piacere, mentre essa ha per scopo, da un lato, il mio perfezionamento personale e dall'altro la cooperazione all'opera generale che si compie nel mondo.

Ed è per questo che il suicidio è immorale. All'uomo che si uccide, la vita era stata data con la possibilità di vivere fino alla sua morte naturale, a condizione di essere utile all'opera generale della vita e lui, dopo aver goduto della vita, finché gli è parsa gradevole, ha rinunciato a metterla al servizio dell'utilità generale, appena gli è divenuta spiacevole; mentre verosimilmente egli cominciava a divenire utile nel preciso istante in cui la sua vita si incupiva, perché ogni lavoro comincia con travaglio."

CRISI ANSIOSE E SOMATIZZAZIONI

effe Età: 26
Da anni ho incubi tutte le notti, incubi reali tanto da svegliarmi con le sensazioni provate nel sonno e dolore ai muscoli per la tensione. Quando questi ultimi sono piu intensi del solito durante il giorno ho allucinazioni visive e uditive spesso simili al sogno, sento di avere persone intorno quando sono sola a casa ad esempio e ne resto cosi terrorizzata da bloccarmi fisicamente. quando questi incubi mi stancano maggiormente è come se non controllassi i pensieri durante il giorno mi ripropongono immagini continue cruente. Fatico molto a restare vigile nella realtà. Anni fa quando è comparso questo disturbo i pensieri si accavallavano tanto da farmi cadere atterra, da darmi attacchi d'ansia continui, fortunatamente ora non piu cosi forte ma la stanchezza è tanta.Mi chiedo se soffra di una patologia precisa e se si che nome abbia. la ringrazio anticipatamente .
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Dirle se soffre di una patologia precisa richiede un esame dettagliato della sua sintomatologia. Sicuramente soffre di crisi d'ansia accompagnata da somatizzazioni. Le consiglio un consulto specialistico il prima possibile.
Purtroppo è difficile che il tutto andrà via da solo.
Saluti
Dott. Roberto Cavaliere