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martedì, novembre 22, 2011

DISTURBO DA ATTACCO DI PANICO

MARIAF Età: 49
GENT.LE DOTT.
ho sofferto in passato di dap in relazione alla guida dell\'automobile tanto da farmi smettere di guidare x lunghi periodi ,poi seguita x 16 mesi da terapia comportamentale ho riavuto la possibilità di \"rinascere\"
il dap è stato improvvisamente scatenato 10 anni fà dopo la morte di mia nonna a cui ero molto legata..
4 anni fà la morte improvvisa di un\'amico e pian piano ecco riapparsi attacchi panico sempre collegati alla guida..
riesco a guidare solo x strade vicino casa e senza semafori o rotonde..
Ora la situazione è peggiorata,l\'attacco mi prende quando son ferma al centro della strada e debbo svoltare in altra direzione,se mi fermo subito segue capogiro,se incrocio altre automobili ,o le ho dietro la mia ,succede uguale, capogiro e senso di svenimento..
Da questa primavera son in cura senza farmaci da una psicoterapeuta,ma nn ho fatto progressi..
ad ogni seduta mi viene richiesto di raccontare cosa ho fatto e cosa mi è successo in quella settimana..
sono scoraggiata..
nn vedo soluzione x me e nessun miglioramente che debbo fare?
non essendo io terapeuta ,nn mi permetto di criticare l\'operato,ma vorrei conferma da lei su quale terapia seguire e se ho scelto quella giusta.
In attesa sua autorevole risposta
distinti saluti
MARIAF

HO COMINCIATO A TAGLIARMI

mikybonny88
ultimamente a causa di stress e problemi economici e familiari, e in concomitanza della relazione recente e tormentata che stò avendo con un ragazzo ho cominciato a tagliarmi. Quando sono più triste mi faccio piccole ferite con una lametta, dove nessuno può vederle. Sono preoccupata perchè non vorrei che la cosa peggiorasse. vorrei farmi più male ma non ne ho il coraggio. Fin da bambina penso al suicidio, ma nn l\'ho mai messo in atto, ne credo lo fare, per la mia famiglia.Sono figlia di genitori separati quando ero ancora molto piccola, e da bambina ho fatto fatica ad accettare l\'essere una femmina.Nella vita ho avuto episodi di autolesionismo ma si eran sempre limitati a pugni o testate contro sassi e muri.Sono sempre in ansia. Non so se devo rivolgermi ad uno psichiatra.nella mia famiglia ci sono casi di depressione cronica maniacale.Sono preoccupata per me, non riesco a capire se sia solo una crisi adolescenziale o qualcosa di più serio.Ho 23 anni ormai. Inoltre nella mia vita ho sempre manifestato una mancanza di aspettative e interessi che stupisce chiunque mi conosca,e nessuno sembra reputarlo possibile. Devo preoccuparmi? Dovrei vedere uno psichiatra?Come posso fare a mantenermi più calma evitando autolesionismo e crisi isteriche? grazie dell\'attenzione

MIA SUOCERA HA UN DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITA'

Santa o malata pazienza Età: 40
Ho una suocera che credo che abbia un disturbo di personalità narcisistica (in base ai parametri, ben 6 su 9, e ne bastano 4, citati nella penultima versione del DSM, quella in cui era ancora una patologia questo disturbo...). Ha cresciuto i tre figli puntualmente anticipando con ansia i loro bisogni, senza mai ascoltarli, in base ad un suo paradigma mentale che fosse formalmente perfetto. Da fuori la famiglia sembrava perfetta. Il marito l\'ha tradita e lei ha iniziato un mobbing genitoriale quotidiano fino al penultimo anno di vita del marito (l\'ultimo anno di vita gli é stato risparmiato, su accorata richiesta del migliore amico, nonché fratello di lei...). Anche in vita era il classico uomo che in casa delegava (o abdicava?), come il superangelo del focolaio voleva. In ogni situazione ed occasione marcava i confini e ribadiva il suo ruolo supremo (ad es triangolandosi anche in banalissime comunicazioni di servizio tra padre e figli, intervenendo nelle comunicazioni tra padre e figli, ad es. di lavoro, in cui lei fosse stata fisiologicamente esclusa, per concludere e passare ad altro argomento da lei introdotto, ovviamente). Il papà è mancato qd figli erano \"ufficialmente\" adulti e fuori casa.

La primogenita é tuttora anoressica ed ha più di 50 anni (non ha mai concluso gli studi nè ha mai lavorato), la secondogenita si é sempre sentita troppo figlia per far un figlio (quindi si é separata e sta con chi non ne può avere), non é riuscita a dare l\'esame di laurea finchè non si é laureato l\'ultimogenito. L\'ultimogenito non é riuscito a sposarsi se non dopo aver combinato innumerevoli casini e dopo 20 anni di fidanzamento e solo dopo che é \"arrivato\" un figlio. Tutti e tre i figli sembrano aver sviluppato un cieco senso di appartenenza e quindi di assoluta fedeltà alla famiglia di origine, piuttosto che spirito critico. Per due volte abbiamo provato a sposarci e la II volta (dopo 20 anni e con un figlio), ha conciso con una frattura insanabile per cui é stato messo fuori dalla famiglia anche mio marito (lo spunto é stato una discussione tra me e la suocera, in cui mio marito non era presente, ma in seguito alla quale non ha preso le difese della mamma... Nb ufficialmente non ha preso neanche le mie!).

Le due sorelle (l\'anoressica presente e l\'altra non presente alla discussione) hanno preso le parti della mamma, senza comunicare in alcun modo con il fratello (nessuno lo chiama). Lui non ha mai avuto un rapporto con la sorella anoressica (che ha 8 anni più di lui ed un carattere non molto affine), ma con l\'altra ce l\'aveva, ma è offeso perchè lei lo abbia condannato senza neanche sentire la sua versione e quindi da due anni non si parlano.. È una famiglia in cui non si parla ( e tantomeno lo fanno direttamente quando lo fanno...).

Nessuno dei figli ufficialmente ammette che la mamma é malata, ma anzi se la prendono con... la paziente designata, della quale, come da perfetto copione rigidamente rispettato, non si occupano, lasciandola letteralmente nelle mani di chi é stata fattore concorsuale molto importante.

Perché l\'ospedale in cui é stata ricoverata quando la pz designata è arrivata a pesare 28 chili (per 170 cm) non ha denunciato il fatto agli assistenti sociali? Come funziona questa società? È un famiglia che ha bisogno d\'aiuto, ma che non chiede aiuto perché non sa di averne bisogno...io sono la reietta della famiglia ed ho difficilissimi rapporti come se io fosse l\'amante di mio marito (indovinate chi é la moglie...). Che posso fare io per mia cognata? Inoltre con mio marito ho diversi problemi. Oscilla tra due situazioni: rabbia a anestesia affettiva (è introverso e non educato ad ascoltarsi, alle emozioni). Sto pensando ad una terapia di coppia...Rischio di chiudere con mio marito. Inizio ad essere molto molto stanca e mi chiedo se tutta questa pazienza (neanche Penelope ha atteso tanto...), più che Santa non sia malata, dovuta, magari, ad un mio trascorso ( papà pz psichiatrico...che é mancato da circa 4 anni). Preciso che non sono materna (e non ho mai amato questo ruolo con gli uomini) nei confronti di mio marito, ma che mi ritrovo a fargli da psicanalista e francamente vorrei farne a meno.

PORNODIPENDENZA E MASTURBAZIONE COMPULSIVA

Enrico
Età: 54
Desidero esprimere la mia testimonianza nella speranza che possa essere di qualche utilità per le persone che si trovano ad affrontare questo problema. Sono un uomo,eterosessuale,sposato e divorziato attualmente ho una compagna. Ho iniziato precocemente a masturbarmi e mi ricordo perfettamente il mio primo orgasmo che raggiunsi quando frequentavo la quinta elementare; da allora non ho più smesso,nonostante i divieti,le proibizioni ed i sensi di colpa e di peccato, anche se il mio rapporto con la masturbazione è stato per molti anni conflittuale proprio a causa dei sensi di colpa; poi ,attraverso letture e testimonianze,li ho superati e sono arrivato alla convinzione che l\'autoerotismo è un\'espressione perfettamente normale della sessualità e che,anzi, mi è stato molto utile per la conoscenza del mio corpo ed il miglioramento anche della sessualità di coppia.Ho sempre continuato a praticarlo,sia nei momenti in cui sono stato single sia quando avevo una relazione con una soddisfacente ed appagante vita sessuale.Ad un certo punto della mia vita,però,avendo a disposizione più tempo libero, mi sono accorto che la pratica del\'autoerotismo stava diventando,da una sana,piacevole e gioiosa espressione della mia sessualità ed esaudimento del desiderio, in una specie di Moloch che aveva preso il sopravvento su di me, per cui trascorrevo molte ore (sempre di più) su Internet alla ricerca di materiale pornografico con una compulsione a scaricare video che poi mettevo su CD,facendone una collezione ossessiva (video che poi non riguardavo quasi mai perchè spinto a cercarne sempre di nuovi); la cosa è andata avanti un pò con la conseguenza che mi portava a trascurare ogni altro interesse e, cosa peggiore, a volte ero quasi rallegrato dal fatto che non potessimo incontrarci con la mia compagna per qualche motivo di impegni, per potermi dedicare a questa ossessiva e compulsiva attività.

Come succede per tutte le cose ( dal bere un bicchiere di vino a pranzo o con gli amici a bere smodatamente, oppure dal fumare qualche sigaretta in certi momenti quando costituisce un piacere al fumarne compulsivamente 40-60-80)anche l\'autoerotismo si era trasformato per me in una specie di dipendenza dalla droga; a quel punto ebbi uno scatto di orgoglio e mi resi conto che su quella strada non sarei andato da nessuna parte e si trattava di un circolo vizioso e perverso che mi avrebbe condotto sempre più giù, trascinato in un gorgo verso un abisso dalle conseguenze imprevedibili e nefaste.Allora non ho fatto il proponimento eroico ma difficilmente realizzabile di rinunciare completamente all\'autoerotismo ma mi sono proposto di ricondurlo nella sua dimensione, integrato nella mia vita: ho deciso di riprendere in mano le redini della mia vita e così ho abolito completamente la fruizione di pornografia su Internet, ho eliminato tutti i CD che avevo collezionato,lasciandone solo qualcuno che, in certi momenti mi ispira, e contenendo la mia pratica autoerotica,affidata alle mie fantasie, in un solo momento della giornata( quando sono da solo): al mattino ,al risveglio,quando effettivamente sento la voglia e quando posso indugiare un pò nel letto,anche se non è escluso che ,a volte, mi venga voglia anche in altri momenti ma sempre quando sono libero da impegni e senza trascurare altri interessi; così l\'autoerotismo per me è tornato ad essere un momento di intimità con me stesso, un momento in cui fare l\'amore con me dedicandomi il piacere che il mio corpo sa offrire e che mi fa star bene, con voglia di fare, con apertura verso gli altri.

Io ritengo che,a meno che la pornodipendenza e la conseguente masturbazione compulsiva abbiano raggiunto un tale livello di radicamento da dovere richiedere uno specifico intervento psicoterapeutico ,magari associato anche a farmacoterapia, sia possibile,attraverso la presa di coscienza del problema ed un certo autocontrollo e sforzo di volontà, risalire la china e tirarsi fuori da quel pozzo nero in cui si è caduti.

Purtroppo la pornodipendenza,con l\'avvento di Internet, si è diffusa molto più di prima prprio per la facilità di accesso e, se non si interviene in tempo trascina la persona in un abisso dalle conseguenze catastrofiche per la vita di relazione,affettiva,lavorativa ed anche economiche se l\'individuo si lascia prendere nel diabolico gioco delle Web-cam.

Spero che questa mia testimonianza possa essere utile per qualcuno che, come me, è scivolato lungo questa brutta china.

DIPENDENZA DA GIOCO ONLINE

maria Età: 45
salve,sono una mamma separata di due figli,una ragazza di 15 anni ed un ragazzo di 19, il problema è con mio figlio credo sia diventato dipendente giocando ad un gioco online chiamato se nn erro metic2,nn sò da quanto tempo sia iniziato il problema, lavoro a turni a ciclo continuo e questo mi fà stare fuori casa parecchie ore al giorno compresa la notte, lui ha il pc in camera, internet 24 ore.... nn sempre quando arrivavo a casa o quando ero a casa controllavo cosa facesse o meno.. cmq ho iniziato a \"vedere\" quando mia figlia mi ha raccontato che mentre lei si alzava x andare a scuola suo fratello si preparava x andare a dormire, mia figlia si alza alle sette del mattino, ho provato a parlargli sembrava mi avesse ascoltato ora credo mi volesse tenere solo buona...sono passati piu di due mesi da quando gli ho parlato la prima volta,ho provato con le buone, con le cattive, sono passata alle minacce nulla nn è servito a nulla, nn mi ascolta piu nn mangia piu nn dorme piu e se dorme qualche ora alla mattina poi di nuovo davanti al pc,ora la situazione è peggiorata ulteriormente da quando ha iniziato a parlare tramite skipe con altri giocatori, parla ad alta voce , ride, urla si arrabbia e nn gli interessa nulla se sua sorella deve dormire o io mi devo alzare alle tre del mattino x andare a lavorare, continua imperterrito fregandosene di tutto e di tutti, a settembre si è iscritto a scuola guida e ancora deve fare l esame di teoria, nn ha piu nessun altro interesse se nn quel gioco,ho pensato di togliergli drasticamente il pc ma prima di fare questo ho bisogno di un consiglio su come affrontare il dopo xche è diventato nervoso risponde male ma sopratutto è diventato aggressivo, cosa devo fare? a chi mi devo rivolgere? medico di famiglia? psicolgo o csm? o è sufficente staccare la spina al pc x un pò? sto esagerando? ho letto alcuni forum dove si parlava del problema e alcuni genitori scrivevano che nn avevano fatto nulla xche i figli si dovevano responsabilizzare ed infatti dopo qualche tempo si erano staccati dal pc da soli....sarà ma io ho paura che se continua cosi mio figlio si ammali veramente...se nn si è già ammalato...ringrazio di cuore...maria

PAURA DEGLI UCCELLI

Nefertiti
 Salve.Ho 20 anni e sono una studentessa universitaria r

Da quanto ricordo ho sempre avuto paura degli uccelli.Solo che ultimamente la paura è peggiorata!Ciò che mi terrorizza è il becco,al solo pensiero rabbrividisco.Ho paura di tutti gli animali che presentano il becco.Nella mia casa estiva sono stata costretta a fare strade lunghissime per evitare di passare accanto ad un recinto di galline.

Qualche settimana però mi è successa una cosa strana:stavo facendo il bagno,quando all\'improvviso ho iniziato a tremare e mi sono bloccata;a provocarmi questo è stato l\'improvviso pensiero che dalla vasca uscisse un piccione.Sono stata bloccata per almeno 5 minuti.E\' un periodo di forte stress per me,in cui ricorrono sogni spaventosi e angoscianti.

A volte penso che la scelta di frequentare la facoltà di psicologia sia stata motivata dalla voglia di capire perchè tante volte sto male.

La ringrazio dell\'attenzione.

Nefertiti

FOBIA PER L'AIDS

Max



Età: 43
Salve,
Le sarei veramente grato se mi aiutasse, per quanto sia possibile qui, a superare o quantomeno attenuare il mio problema che ora le descrivo. Sono un uomo di 43 anni ed ho sempre avuto una fobia pazzesca per le malattie sessualmente trasmissibili, specie per l\'AIDS. Questo mi impedisce di vivere serenamente le mie esperienze sessuali. Ho paura di venire in contatto con la vagina e soprattutto di avere rapporti completi con una donna per paura che sia infetta. Qualsiasi rassicurazione non cambia in me questo terrore. A livello razionale posso anche rendermi conto che è a volte assolutamente razionale ciò che provo. Non mi piace usare il profilattico, nel senso che desidererei far l\'amore con una donna con cui sentirmi tranquillo. Non so se mi spiego. Come posso fare? Non posso mica chiedere le analisi del sangue ad ogni donna che incontro. Non ne posso davvero più! Mi creda! Grazie infinite!

Max

RICERCO SESSO IN CONTINUAZIONE

sonia Età: 47
Sposata da 20 anni, il rapporto con il mio patner è disastroso già da circa 15 anni. Abbiamo 2 figli. Tre grosse crisi matrimoniali dove io volevo la separazione, ma poi ho voluto riprovarci. Ritengo di non essere pù innamorata di mio marito pur volendogli molto bene. Sessualmente non abbiamo mai avuto un\'attività brillante e da molti anni alterniamo periodi dove ogni tanto abbiamo qualche rapporto con periodi (sei o più mesi) dove non ci sfioriamo nemmeno. Tre anni fa ho iniziato a tradirlo in cerca di sesso e niante altro. Ora non riesco a rinunciare al sesso e le possibili avventure le cerco, frequento chatt erotiche per eccitarmi, a volte mi sono eccitata anche telefonicamente. Mi masturbo spessissimo anche in maniera forte, con oggetti e mi eccita molto anche provocarmi dolore o pensando di essere una prostituta. Ho avuto anche qualche esperienza con il mondo sadomaso che in alcuni aspetti mi attrae molto. Da qualche mese tradisco regolarmente con lo stesso uomo che mi soddisfa molto sessualmente, se però non possiamo vederci per qualche settimana vado in \"astinenza\" e cerco alternative. Il pensiero di trovare piacere sessulmente è presente molto spesso durante la giornata, sono tormentata da questo pensiero e dal senso di colpa nel tradire mio marito. Non riesco ad affrontare dentro me il pensiero almeno di essere corretta e lasciare definitivamente mio marito. Inoltre sento che ormai sto vivendo mentalmente un rapporto con il sesso che definirei non normale, ma non so proprio come affrontare tutto ciò.