fiorella Età: 39
Buona sera,
mi chiamo Fiorella, ho 39 anni e sono sposata da un anno e mezzo con un uomo di 48 anni.
Mio marito non ha avuto nessuna donna prima di me, ci siamo conosciuti 5 anni fa; soffre di eiaculazione ritardata. Riesce solamente con la masturbazione ad avere un orgasmo. Prima di sposarci abbiamo seguito un percorso di terapia di coppia da un sessuologo psichiatra nella mia città. Ci ha aiutato ma il problema ( appurato che è di natura psicologica) sussiste.
Non le scrivo per questo però. Dopo il matrimonio ho scoperto che è pornodipendente. Per lui questo è sempre stato normale, non avendo un riscontro oggettivo con una compagna reale non ha mai capito la gravità del problema.
Le sintetizzo che ha ammesso di avere questo problema, di fatto nonostante mi abbia chiesto di aiutarlo ( ben conscia che io poco posso fare se non togliergli il pc), si è dimostrato recidivo a distanza di mesi.
Ora, avendo acquistato un i pad, di notte ( dormiamo separati perchè russa) si masturba costantemente guardando video porno.
Tenga presente che per essere sposati da poco più di un anno non è che si faccia gran che l\'amore. Anzi.... veramente poco.
E quando lo facciamo non è un gran che. Tende a perdere l\'erezione durante la penetrazione.
Ora mi trovo in una situazione di rabbia e frustrazione. Non riesco più ad avvicinarlo e per la verità lui nemmeno mi cerca (penso che la sessualità solitaria compensi la sua incapacità di vivere realmente una relazione di coppia).
Tutti questi problemi sono stati verbalmente svicereati a suo tempo. solo che ora non ce la faccio più.
Tra l\'altro mio marito fuori dal letto è un uomo professionalmente impegnato. Svolge un ruolo di alta dirigenza presso una importante struttura privata. A suo tempo lo psichiatra mi disse che in lui vivevano due personalità: quella professionale ,completa ed equilibrata e quella privata, in fase di sviluppo, problematica da \"trattare\". Bisognava fare dialogare le due parti.
Non so più cosa fare con lui. Per me stessa, per noi....
Le dico inoltre che a suo tempo, fui io a chiedergli di seguire una terapia di coppia, non lui! questo credo sia un dettaglio importante. Lo fece di buon grado, ma mancando di una consapevolezza soggettiva non credo si sia veramente reso conto del problema.
Quando ho scoperto questa sua dipendenza dalla pornografia mi è cascato il mondo. Credevo di riuscire a tollerare il disagio eiaculatorio ma questa cosa mi ha completamente destabilizzata. Oltretutto non venne mai fuori in sede di seduta sessuologica.
Per lui ho cambiato città, lasciato lavoro, ecc...
Fuori dal letto è amabilissimo, mi vizia, coccola, dà tutto ( vivo in una condizione economica agiata). Ma non mi basta.
Mi sento infelice, piena di rabbia, e non vorrei dire cose pesanti.
Non so se sia giusto verbalizzare in modo chiaro anche se non piacevole i problemi che ha. Ho paura di ferirlo.
Non so se metterlo di fronte ad un aut aut.
So che non vorrà andare di nuovo da un terapeuta.
cosa posso fare?
Vi prego datemi un consiglio.
Saluti