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mercoledì, ottobre 31, 2012

PROBLEMI PER LA MIA IMMIGRAZIONE


anonimo Età:   23
Vorrei solo sapere cosa ne pensa e come posso migliorare
la mia vita.Non faccia caso agli errori grammaticali.
Sono un Indiano nato in India.Appena nato mi sono trovato pieno di cugini
coetanei e alcuni piu grandi.Ovviamente ero molto felice e trascorrevo le
giornate con loro a divertirmi,pero i miei genitori non erano mai presenti.Mia
madre era preside di una scuola. Trascorreva solo 2 ore al giorno con me
difficilmente,ma mi amava e per questo lavorava e voleva mandarmi in una buona scuola.Lo stesso posso dire di mio padre che pero non trascorreva neanche un ora con me perche impegnatissimo con il suo lavoro(tornava tardi e partiva mattina presto) in un negozio di attrezzi elettrici(che non andava bene) poi qnd avevo 3 anni si trasferi in Italia da solo per cercare un lavoro.Entrambi mi amavano moltissimo ma mia madre era molto severa con me per lo studio.Noi non parlavamo d\'altro che di studio dopo di che si metteva a correggere i compiti di altri ragazzi perchè in India anche i presidi insegnano.Mi picchiava ogni giorno per lo studio. Appena scendeva dal bus mi chiedeva se avevo fatto i compiti di scuola e altri compiti che lei mi aveva assegnato altrimenti Baaaam!.Avevo cominciato ad evitarla e mi avvicinavo solo quando era di buon umore.Cmq la amavo un po. Lunica persona che mi coccolava era la nonna.La mamma,di fine settimana mi preparava molte cose buone da mangiare.Andavo a scuola ma ero un tipo solitario anche perche avevo gia molti cugini in casa e amici nella via in cui abitavo.Poi cmq a scuola cera molta competizione per lo studio tra i ragazzi quindi erano tutti nemici un contro l\'altro.Cmq,non avevo un riferimento per il futuro,non sapevo cosa fare e perche stavo studiando ,i grandi dicevano solo che se studi diventi ricco da grande e sarai contento altrimenti un mendicante e dovrai soffrire molto.Pero nessuno mi diceva cosa e come studiare.Cosi studiavo altrimenti gli insegnanti picchiavno di brutto e cera sempre una paura continua.All\'eta di 8 anni mia madre si trasferi in Italia e mi aveva lasciato indietro perche continuassi a studiare in una prestigiosa scuola privata(inglese,cattolica e solo per maschi).Ma appena mia madre sene ando non ero piu vincolato a studiare e a scuola le prendevo ma studiavo solo materie matematica,scienze,geografia che mi piacevano molto.Passavo il mio tempo a giocare e in altri hobby come studiare la piante (soppratutto quello di mango) e crescerle.Mi piacevano anche gli animali ma i miei non ne volevano uno.Vedevo la povertà ogni giorno quando andavo a scuola e
mi dispiaceva moltissimo non poterli aiutare soppratutto quelli vecchi.Visitai
i miei per un mese in italia.Il mio interesse erano i giocattoli che in india
non potevo avere.Io sapevo che dovevo far contento i miei genitori studiando ma non riuscivo,ero troppo accecato dai giocattoli,cosi
resi la vita difficile a coloro con cui stavo in india,facevo finta che mi
mancavano i genitori spesso facendo finta da piangere,ero uno stupido.La nonna vedendo mi piangere piangeva pure lei e questo non mi piaceva per niente,e cmq Lei voleva che io andassi a vivere con i miei per il mio bene.Insomma non
capivo piu niente,i miei zii mi crescevano solo perche cosi ricevevano i soldi
dai miei.Ma non mi aiutavano neanche per una virgola e quando volevo mangiare un po di piu ,si arrabiavano.Avevo cominciato a scappare
dalla scuola e non ero piu fra i piu  bravi della classe anzi...Poi un giorno
la nonna mori.Sentivo spesso un peso enorme su di me e per questo scappavo
dalle mie responsabilità e ciò mi aiutava a dimenticare.Cosi all\'eta di 11
anni mi trasferi in Italia.Adesso ero contento perche avevo giocattoli e tanto
cibo ma avevo molta nostalgia della casa in cui ero cresciuto e mi dispiaceva
aver lascito le mie cugine che erano molto legate a me e io un po meno.Cmq
iniziai la scuola qui nelle medie ed tutte le materie erano facilissime
rispetto a quelle in india .Il mio livello di matematica ed inglese era
pargonabile a quello delle superiori e i ragazzi mi ammiravano ma molti mi
invidiavano.Poi essendo diverso loro si tenevano a distanza da me e non
volevano a che fare con me.Cosi ero solo ma felice con i miei genitori e
gicattoli e videogames.Fini medie e cominciai Il liceo Scientifico.I miei
genitori erano operai in una conceria e lavoravano duro,ma io non mi rendevo
conto.Ovviamente avevo molte difficolta di lingua ma un po le superai.Venivo da una realta molto diversa.Qui al liceo la discriminazione comincio a farsi
sentirsi piu forte.
A scuola nessuno mi voleva come amico anzi mi odiavano perche ero straniero,e se andavo a fare amicizia mi respingevano subito a suon di parolacce.Durante educazione fisica mi prendevano a pallonate se mi mettevo a giocare con loro.Cosi imparai a prendere le distanze ma loro erano piu numerosi e non volevano lasciarmi in pace.Forse cosi ho peggiorato la situazione perche hanno cominciato a pensare che fossi arrogante.Avevo cominciato ad odiare la scuola,anche se decidevo di impegnarmi ,e per un certo periodo prendevo dei buonissimi voti,soffrivo questo loro modo di comportarsi e non capivo il perche.Tornavo a casa ma non potevo raccontare niente ai miei genitori perche non avrebbero potuto fare niente e anche perche non volevo farli preoccupare,è poi erano cosi stanchi.In qualche modo fini il liceo.Ma nessuno mi guidava o diceva cosa dovevo fare.Avevo anche una serie di principi morali che mi impedivano di essere violento ed ero anche  cordiale ai \"nemici\",non dicevo neanche una di parolaccia perche era una questione morale,anche per questo a scuola mi consideravano stupido,ma io continuavo a stare zitto per guadagnare la  fiducia degli insegnanti ed evitare i problemi.Mi dicevano \"come puoi prendere un voto migliore del mio\" e contestavano con gli insegnanti e  altre affermazioni assurde.A casa per dimenticare tutto ciò giocavo ai videogiochi,e altro,e i miei genitori non capivano perche non avessi bei voti.Ormai odiavo la scuola  ci andavo solo perchè mi obbligavano i miei e anche perche non avrei trovato un buon lavoro.Cmq avevo cominciato ad amare i miei genitori perche
l\'uniche persone che avevo.Tutta quella strada l\'avevo fatto da solo senza il
sostegno dei genitori(anche loro erano persi in questo nuovo ambiente) e senza neanche un amico,giorno dopo giorno per 5 anni.Cercavo cmq di essere contento,e ci riuscivo quando stavo da solo,dopo tutto sono sempre stato un po introverso.Non c\'erano molti indiani della mia età,la maggior parte erano
molto piccoli per cui...I miei volevano che almeno mi laureassi e non volevano
che io mi metessi a lavorare come loro in un posto dove la dignita è negata.
Cosi senza una guida intrapresi ingegneria ,passai facilmente i test
d\'ingressso,ma anche qui la gente non voleva  a che fare con me e mi lanciava di quei sguardi che...Pero io ignoravo tutto.Ho notato che molti italiani hanno una strana tendenza a considerare stupidi gli stranieri,almeno dove vivo io ,nel veneto,ovviamente loro non conoscono la realta da cui veniamo,anzi hanno una visione tutta loro.Ormai sono passati 4 anni dall\'inizio della triennale e non sono riuscito a finirlo anzi vado molto male anche perche spesso sono molto depresso e sono senza energie,a scuola non riesco a concentrarmi e mi addormento,e poi fare il pendolare...Non ho piu alcuna motivazione e non so cosa fare della mia vita...Sto pure invecchiando e sono diventato anche molto debole fisicamente anche se sono alto 1.80 ed ero molto robusto,ora sembro un barbone di strada,alcuni credono che io sia un delinquente o meglio mi guardano in quel modo ogni volta che entro in qualsiasi negozio.Sembro un 30enne.Ho cercato di trovare lavoro soppratutto quelli umili ma niente e cosi per passare il tempo faccio qualche passegiata qua e la nel parco a filosofare sulla vita.Avrei dovuto mettermi a lavorare,quando non cera la crisi, subito dopo le medie o fare un corso professionalizzante.Adesso mio padre è un dissocupato da
piu di 2 anni ,mia madre ha avuto una malattia invalidante e non lavora,per la
pensione ci vuole ancora molto e non si sa se l\'avranno anche se hanno
lavorato tantissimi anni e pagato le tasse...Ho dei sensi di colpa giganteschi
e non me ne frega un cavolo degli italiani,voglio solo un lavoro e fare soldi e
migliorare la salute dei miei e quello mio.Certo poi gli Italiani dicono che
dovete essere grati al paese che vi ha accolto altrimenti andatevene.Ho sempre riscontrato un alto grado di maleducazione degli italiani,ma gli ho sempre ignorati.Spesso dimenticano la loro di immigrazione.Io sono qui per fare soldi,e integrazione loro non la vogliono perche hanno paura del diverso, anche se io l\'ho cercato spesso.I miei genitori stanno invecchiando e hanno
moltissime preoccupazioni,quali la mutua della casa e le bollette varie ,poi
soppratutto il mio di futuro.Che cosa devo fare?Mi sento un idiota ad aver
trascorso la mia gioventu in questo modo.Ogni tanto vorrei finirla con la vita
e ...ma non posso perche mi preoccupo per i miei genitori e li ho  gia delusi
moltissimo e tutti i loro sforzi sono andati sprecati.Ho parlato dei miei
problemi ma cosa mai possono fare apparte sostenermi.Ho sempre vissuto in un mondo tutto mio.In italia i miei genitori mi hanno dato tanto affetto e hanno soddisfatto ogni mia richiesta.Non posso immigrare per alcuni motivi...
La colpa è solo mia che non ho studiato ma come potevo?????

VIVERE CON UN BUGIARDO PATOLOGICO


Baby486 Età:   26
Ciao a tutti, anch'io ho purtroppo avuto la terribile esperienza di vivere con un bugiardo patologico.
Mi raccontava che la sua famiglia era molto ricca,(falso) di aver rischiato la
paralisi in un incidente,di aver tentato il suicidio mostrando i numerosi tagli
sul polso, di essere stato violentato a scuola.
Ogni suo racconto era molto provato. Avevo notato in lui il bisogno eccessivo
di ricevere attenzioni,soprattutto dai miei amici/che.
Ogni mio piccolo regalo, o gesto veniva criticato. Lui era migliore in tutto.
2 mesi dopo inizio a sospettare un tradimento,ma ogni volta che provavo a
parlarne diceva che la ragazza era un psicopatica innamorata di lui,che invece
voleva solo aiutarla poiche\' anche lei aveva tentato il suicidio. Innumerevoli
scuse.
 Poi e\' iniziata la fase della gelosia: non potevo uscire,dovevo giustificare
tutto e fare solo quello che decideva lui. Era aggressivo.
Il mese scorso,la ragazza in questione,nonche\' mia amica, mi ha confessato il
tradimento,scusandosi e  definendolo un \"bugiardo compulsivo\". Stanca di
tutto l\'ho lasciato. Nel cuore della notte si e\' tagliato il petto facendosi
trovare sanguinante per terra. Ero terrorizzata!!!!!
 Sono ripartita, ed ha tirato fuori la storia di aver scoperto che il vero padre
fosse un altro,mostrandomi foto varie.
Insomma, gli ho offerto il mio aiuto, e\' venuto a trovarmi... Controllando il
cellulare, scopro messaggi in cui raccontava alla sorella che io e la mia
famiglia lo stessimo facendo dormire per terra,senza coperte e senza cibo.
 Decidiamo di lasciarci di comune accordo, quindi riparte e promette di inviare
il pacco con i miei vestiti rimasto a casa sua e per questo i miei lo pagano in
anticipo.
Sono passati 10 giorni e il pacco non me l\'ha inviato...
quando lo invito gentilmente a farlo va su tutte le furie,trova delle scuse,mi
insulta pesantemente e mi minaccia. Un ora dopo scrive di amarmi.
Questa mattina ancora mi scrive di poter morire senza di me.che gli manco etc.
Ho paura,molta paura che possa far del male a me e alla mia famiglia, che possa vendicarsi. Ha rovinato la mia vita. Ho perso la mia autostima,ho paura del buio,degli uomini e del futuro. Non riesco piu\' a lavorare ne\' a studiare.
Sono confusa. Convivo con la delusione dei miei per aver portato in casa un
\"soggetto pericoloso\", che ci ha presi in giro.
Ho bisogno del vostro aiuto. Come bisogna comportarsi in questi casi? Io vorrei riavere indietro la mia roba,mi serve, ma soprattutto per rispetto dei miei genitori che l\'hanno trattato come un figlio, e per la mia salvaguardia.
Grazie mille

GIOCO A LOTTERIE ISTANTANEE E LOTTO


CORRADO Età:   48
Sono affetto e non riesco a controllarmi a giocare con gratta e vinci, lotto, superenalotto, 10 e lotto, ecc. Non ho mai giocato su internet o da casinò. Solo lotterie istantanee e lotto.
Dal 2009 cercavo di migliorare la mia situazione famigliare economica ed ho
sperperato circa dai € 20000 ai 25000 e sono stato scoperto dalla mia moglie ed ho smesso per un pò di tempo ma subito dopo circa 1 anno ho incominciato di nuovo e questa volta ho consumato € 2000 con la carta di credito e dopo varie e continue bugie sono stato scoperto di nuovo. Ho perso totalmente la fiducia della famiglia ed in me stesso che non riesco a controllarmi e quindi ho deciso di chiedere aiuto seriamente a qualcuno professionale per cercare di uscire e recuperare la fiducia della mia Moglie e famiglia. Sono l\'unica risorsa di entrata economica essendo l\'unico che lavora.
Sono disperato e non so cosa fare per recuperare questa situazione assurda ed irreale ma soprattutto la fiducia della mia Moglie, alla quale ho detto solo
bugie su bugie.
Volevo recuperare i soldi che avevo perduto ma ne ho perduti altri e molto più
importante ho perso la cosa che a più tenevo, La fiducia di mia moglie. Saluti,
Corrado.

MI TAGLIO E VOGLIO FARLA FINITA



Età:   14 So che posso sembrare troppo giovane per avere problemi
di questo tipo, ma è da un anno ormai che vado avanti così. Ho una famiglia
unita, genitori che mi vogliono bene, non abbiamo particolari difficoltà
economiche. E\' semplicemente un problema che ho con me stessa. Alle elementari ero sempre quella che tutti snobbavano perchè grassa (ero sovrappeso di parecchi chili) e come dicevano loro, \'appiccicosa\'. Così alle medie ho cominciato a nascondere sempre di più i sentimenti che provavo verso le altre persone, non ho mai detto un \'ti voglio bene\' aperto a una qualsiasi mia amica. poi, in seconda media c\'era questo ragazzo che mi piaceva da un bel po\', gli ho scritto su facebook, cosa consigliata da un\'amica e di cui mi pento ancora, e lui mi ha risposto con un \'io ho i miei amici, sfigata\'. Da lì è partito tutto. Non sono a mio agio con me stessa, per niente, anche se sono diminuita di peso ed ora il sovrappeso è lieve. Allontano gli altri, forse li spavento persino, nella nuova scuola non c\'è nessuno che mi ritiene sua amica, tutti mi considerano come la sfigata, la cessa, quella noiosa, quella che sta sempre zitta, quella che non parla mai perchè è timida, quella insicura. Da sette mesi ormai mi taglio. E\' l\'unico modo che ho per sfogare tutta la delusione che ho nei miei confronti, deludo le aspettative degli altri, sono di troppo, sempre, ovunque. Mia madre tempo fa ha visto i tagli, e ha banalizzato tutto con un \'ma fai \'ste cose?\' quasi ridendo. E da lì ci sono rimasta di merda, come se il legame che abbiamo sempre avuto si fosse rotto così. Per alcune settimane ho vomitato ogni cosa che mangiavo, passavo i pomeriggi chiusa in camera con la lametta e la musica deprimente ad alto volume senza dire una parola. Sto diventando sempre più chiusa, sola, timida, insicura. Non so cosa fare per farmi accettare dagli altri, non mi accetteranno mai. E voglio farla finita, voglio che tutto finisca, non mancherei a nessuno, nessuno.