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mercoledì, febbraio 22, 2017

FOBIA SOCIALE

HirakuShou  Età: 19


Buon pomeriggio.
Apprezzo molto il fatto che lei abbia messo a disposizione il suo aiuto online, e le spiego perché.
Ho problemi di ansia, che mi portano a chiudermi in me stessa. Il solo pensiero di stare in una stanza con più persone, di andare dal tabacchino a compare la sigaretta, della più piccola cosa che implichi contatti umani mi fa rabbrividire. Provo ansia a parlare con le persone, mi nascondo, scappo, non voglio vivere lì fuori. Sta diventando un peso troppo frustrante, che mi impedisce di vivere normalmente. E\' una caratteristica determinante di me da alcuni anni, che mi porta a balbettare, a sudare, a voler vedere morto chi mi trovo davanti, piuttosto che dovervi parlare. Gironzolo per casa e non capisco quale sia il senso della mia vita. Sento il peso di un fardello che mi impedisce di respirare. Tutte queste consapevolezze mi portano a reagire in modo strano. Delle volte rimprovero me stessa duramente, e mi dico di dover fare qualcosa. Altre mi sento vittima di me stessa, faccio cose, bisbiglio, mi comporto come una servetta che deve adempiere ai propri doveri, ma alla fine non lo fa. Reagisco in un modo o nell\'altro, in intervalli brevi.
Aggiunto al fatto che ho una situazione familiare particolare, i cui litigi mi hanno fatto scoprire cos\'è l\'ansia ad otto anni.
Mi sono dilungata per capire se consiglia una psicoterapia, e se può dare un nome a quello che io, ormai da anni, definisco bozzolo.

Non è l\'adolescenza. Devo andare all\'università, e il pensiero di dover vivere così fa in modo che ogni volta che mi metta nel letto desideri di non svegliarmi mai più.

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